Digitale o analogico?
L'attributo DIGITALE viene utilizzato in relazione ad una grandezza/sistema che varia fra un insieme finito di possibili stati in maniera discreta (ogni stato è ben distinto dagli altri). Deriva dal termine inglese digit (cifra).
ANALOGICA è, invece, una grandezza (ovvero un sistema) che varia con continuità (questo non significa che non possa esser rappresentata numericamente). La parola deriva dal greco e significa, letteralmente, discorso simile.
Segnale (una qualunque grandezza fisica variabile cui è associata un'informazione) analogico (tempo continuo, ad ampiezza continua). | Segnale digitale (assume soltanto valori appartenenti ad un insieme discreto). |
Un orologio con lancette è analogico, perché la posizione di ognuna delle sue lancette (ore, minuti e secondi) può indicare uno qualsiasi degli infiniti punti che formano la circonferenza del quadrante dell'orologio stesso. | In un orologio digitale le cifre che compongono l'ora, i minuti e i secondi indicano solo e soltanto gli 86400 possibili momenti in cui può essere sudiviso, in secondi, un giorno (24 ore x 60 minuti x 60 secondi). |
Un oggetto viene digitalizzato, cioè reso digitale, se il suo stato originario (analogico) viene tradotto e rappresentato mediante un insieme numerabile di elementi. Per esempio, una foto, normalmente formata da un infinito numero di punti ognuno dei quali formato di un'infinita gamma di colori, viene digitalizzata, e quindi tradotta in foto digitale, scomponendo la sua superficie in un numero discreto di "punti" (detti pixel) ognuno dei quali in grado di assumere un colore tra i 16777216 possibili (se codificati in RGB, cioè in una combinazione di 256 sfumature di rosso, 256 di verde e 256 di blu).
Molte tecnologie ricorrono al digitale per ottenere la riproduzione di un'onda (sonora o luminosa) che è analogica; il modem converte appunto un segnale analogico inviabile attraverso i doppini telefonici in un segnale richiesto dal PC, o altro dispositivo elettronico, che funziona tramite bit (0/1).
Meglio analogico o digitale?
Di primo acchito una rappresentazione analogica sembrerebbe rispondere meglio alla natura continua della maggior parte dei fenomeni visibili; una riflessione più approfondita toglie, però, molte certezze.
Nel caso degli strumenti di misurazione, bisogna considerare come la nostra capacità di discriminare fra rappresentazioni analogiche di valori prossimi sia, in genere, minore di quella offerta da uno strumento digitale sufficientemente preciso (senza contare che la costruzione di apparecchiature meccaniche capaci di rendere "leggibile" in maniera analogica la differenza fra valori molto vicini è spesso complessa). Di fatto, la progressiva adozione di strumentazioni elettroniche, che privilegiano la rappresentazione digitale, rispetto a quelle meccaniche, ha spesso permesso un progresso nella precisione della misurazione.
In campo musicale il successo del CD audio è legato a problemi di usura meccanica e delicatezza dei vecchi dischi. Non secondario è l'elevato costo dei dispositivi analogici in grado competere con quelli digitali normalmente in commercio. Da considerare, comunque, come i puristi del suono sostengano tutt'ora la superiorità dei migliori giradischi rispetto al CD.
Infine non va dimenticato che lo sviluppo del computer, nato per lavorare su informazioni in formato digitale, ha fortemente favorito il processo di traduzione in termini digitali di grandezze e fenomeni che tradizionalmente non erano percepiti come tali.