2024-12-19

Installare Windows 11 con un account locale

È noto come Microsoft stia limitando sempre più la possibilità di installare Windows 11 senza creare un account di rete.

Gli account locali hanno comunque dei vantaggi (e degli svantaggi) ed è ancora possibile, con qualche escamotage, utilizzarli in fase di installazione del sistema.

Può essere utile creare una chiavetta USB di installazione con il tool Rufus. In alternativa, ad oggi, funziona anche la procedura che andiamo a descrivere.

Durante il processo di installazione di Windows 11, nella schermata di scelta della nazione, utilizzare la combinazione di tasti `Shift + F10` per aprire il prompt dei comandi.

OOBE scelta nazione

 

Per evitare che Windows blocchi l'installazione in assenza di connettività internet, digitare il comando `oobe\bypassnro` ('OOBE' è l'acronimo di Out Of the Box Experience...):

Bypass OOBE

Il computer si riavvierà riportandoci alla schermata di scelta della nazione. Per la seconda volta aprire il prompt dei comandi con la combinazione di tasti `Shift + F10`.

In questa occasione utilizzare il comando `ipconfig /release` per disconnettere effettivamente il computer dalla rete e, quindi, chiudere il prompt dei comandi (`exit`).

Il processo di installazione riprende regolarmente.

Quando compare questa schermata:

Windows 11 - Colleghiamoci alla rete

è di fondamentale importanza premere il tasto `Non ho internet`.

Salvo imprevisti verrà richiesto il nome utente (locale) e l'installazione avverrà come sempre.

2024-11-20

Come rendere privata una connessione su Windows Server?


Alcune versioni di Windows Server non hanno la possibilità di spostare una rete da "Pubblica" a "Privata" in maniera semplice attraverso l'interfaccia grafica.

In questi casi la strada più semplice è ricorrere a Powershell. Per prima cosa individuare il nome dell'interfaccia "da spostare"; supponiamo che sia "Ethernet". Si può quindi procedere così:

Set-NetConnectionProfile -InterfaceAlias Ethernet -NetworkCategory Private

Per chi proprio necessitasse dell'interfaccia grafica (viva la linea di comando!):

  • eseguire `gpedit.msc` (`Win + R`);
  • selezionare la voce `Configurazione Computer / Impostazioni di Windows / Impostazioni di Sicurezza / Criteri Gestione elenco reti` nel pannello di sinistra ed il nome della rete in quello di destra;
  • nella finestra che si apre selezionare il tab `Percorso di rete` e quindi specificare il corretto tipo di percorso.

2024-11-18

Come ottenere un link per le recensioni su Google Business

Ottenere buone recensioni è uno dei metodi più efficaci per migliorare il posizionamento della propria azienda su Google.

Un costante flusso di recensioni (possibilmente con risposta dell'azienda) migliora il local SEO, incrementa la propria reputazione online ed instilla fiducia nei possibili clienti.

Secondo molti studi le decisioni di acquisto del 90% dei consumatori sono influenzate dalle recensioni; la maggioranza degli utenti (63%) utilizza le recensioni di Google per decidere se visitare il sito dell'azienda.

È importante rivendicare la proprietà di un'attività su Google Business in modo da poter rispondere alle recensioni.

Come creare un link per una rapida recensione

Utilizzando Google Business Profile

Se già si utilizza Google Business è semplice ottenere un link per le recensioni. Dopo aver effettuato il login, nella finestra Home, cercare la voce "Chiedi recensioni" ("Get More Reviews: Share review from").

La stessa voce compare, dopo aver fatto il login, cercando la propria azienda su Google:


Utilizzando lo strumento Place ID Finder

Se ancora non si è completato il processo di richiesta/rivendicazione attività su Google, è possibile utilizzare lo strumento Google Place ID Finder: inserire semplicemente la ragione sociale dell'azienda nella barra di ricerca.

Il risultato mostrerà, fra le altre informazioni, un codice denominato Place ID.

Il link da utilizzare per una recensione rapida sarà allora composto inserendo il Place ID nell'URL seguente:

https://search.google.com/local/writereview?placeid=<place_id>


2024-11-15

Outlook - Incrementare la dimensione massima dei file `.ost` / `.pst`


Quanto segue NON si applica a file `.ost` / `.pst` nel formato Outlook 97-2002 (ANSI formatted files)


La dimensione massima di un file `.pst` / `.ost` Unicode è preimpostata a 20GB per Outlook 2003 / 2007 e 50GB per versioni più recenti di Outlook.

È possibile incrementare (o decrementare) questo valore sia tramite il registro di sistema che sia tramite group policies.

Procedimento tramite registro

Tramite `regedit.exe` bisogna creare due nuovi valori nelle seguenti posizioni:

  • Outlook 2003:
    `HKEY_CURRENT_USER\Software\Microsoft\Office\11.0\Outlook\PST`
  • Outlook 2007
    `HKEY_CURRENT_USER\Software\Microsoft\Office\12.0\Outlook\PST`
  • Outlook 2010
    `HKEY_CURRENT_USER\Software\Microsoft\Office\14.0\Outlook\PST`
  • Outlook 2013
    `HKEY_CURRENT_USER\Software\Microsoft\Office\15.0\Outlook\PST`
  • Outlook 2016 / Outlook 2019 / Outlook 2021 / Microsoft 365
    `HKEY_CURRENT_USER\Software\Microsoft\Office\16.0\Outlook\PST`
(notare che, anche se le voci fanno riferimento al formato `PST`, le impostazioni saranno valide anche per il formato `OST`)

Le `DWORD` da inserire sono:

  • `WarnLargeFileSize` (usare valori inferiori a 4090445042 decimale / f3cf3cf2 esadecimale)
  • `MaxLargeFileSize` (usare valori inferiori a 4294967295 decimale / ffffffff esadecimale)
Il primo valore indica la soglia, in megabyte, oltrepassata la quale si riceve un avvertimento. Il secondo valore è il limite effettivo e deve essere superiore al primo per lo meno del 5% (il database non contiene solo le email dell'utente).

Procedimento tramite policies

Utilizzare `gpedit.msc` e controllare la sezione `User Configuration-> Administrative Templates-> Microsoft Outlook -> Miscellaneous-> PST Settings`.
Le due impostazioni da modificare sono:

  • `Large PST: Absolute maximum size`
  • `Large PST: Size to disable adding new content`

Anche qui valgono i limiti di dimensione sopra esposti.

2024-10-25

Inserire una filigrana (watermark) in un documento LibreOffice Writer



Si possono seguire più strade: un'immagine di sfondo, un fontwork o una casella di testo (text box). Qui descriviamo la terza possibilità, perché è semplice e rapida:

  • nella barra degli strumenti cliccare sul pulsante per inserire la casella di testo;
  • selezionare il testo e formattarlo in base alle proprie esigenze (per esempio colore rosso, trasparenza 65%, dimensioni del font ingrandite...);
  • selezionando la casella di testo si può aggiungere una cornice (anche per questa specificando colore e trasparenza corrispondenti al testo) e ruotare la scritta di un angolo arbitrario;
  • infine si può specificare la disposizione (arrange) come "sfondo" (background).

Se si desidera che la filigrana compaia su ogni pagina del documento, si può inserire la casella di testo nello spazio dell'intestazione o del piè di pagina (salvo poi spostarla dove si preferisce).

2024-10-17

Desktop Telematico / Entratel - Problemi di installazione con Windows 11


Quando si installa Desktop Telematico su Windows 11 è importante scaricare il file specifico per Windows 11, presente sul sito dall'Agenzia delle Entrate (https://telematici.agenziaentrate.gov.it/Main/Desktop.jsp).

Altrettanto importante è installare l'ultima versione di JDK (ad oggi 22.0.x) non del solo runtime environment (JRE) .

L'ambiente di sviluppo Java (JDK) è reperibile all'indirizzo: https://www.oracle.com/java/technologies/javase/jdk22-archive-downloads.html.

Un indizio in questo senso viene anche dall'utility per l'installazione offerta sul sito AdE che contiene il comando:


Start DesktopTelematico_win32_120_11.exe LAX_VM "%ProgramFiles%\Java\jdk-11\bin\java.exe" -i GUI

(notare la porzione di path`\jdk-11\`)

A questo proposito, se doveste aver bisogno dell'utility, non dimenticate di modificare il path in modo che corrisponda alla versione di JDK installata.

2024-10-10

Abbiamo vinto il Code Critique 147 di C Vu!

ACCU è un'organizzazione no-profit internazionale rivolta a chi si interessa di sviluppo / programmazione.

Pubblica, in forma cartacea ed elettronica, due riviste: C Vu ed Overload.

C Vu raccoglie competizioni, lettere, approfondimenti e recensioni legate al mondo del coding.
 
La pubblicazione è bimestrale (gennaio, marzo, maggio, luglio, settembre, novembre).

Il nostro primo contributo alla rivista si è aggiudicato il Code Critique 147.

È una grande soddisfazione e testimonia la nostra grande passione per la programmazione!

L'articolo, in inglese, è disponibile sul repository Github.

2024-10-09

Come riavviare in modalità provvisoria dalla schermata di accesso di Windows 10/11

 

  1. Nella schermata di accesso di Windows tenere premuto il tasto MAIUSC mentre si seleziona `Arresta > Riavvia`

  2. Al riavvio, selezionare `Risoluzione dei problemi > Opzioni avanzate > Impostazioni di avvio > Riavvio`

    Screenshot di Re di Windows: scegliere un'opzione.

    Screenshot di Re di Windows - risoluzione dei problemi.

    Screenshot di Re di Windows - Opzioni avanzate.

    Screenshot di Re di Windows - Impostazioni di avvio.

  3. Se il dispositivo è crittografato, sarà necessario immettere la chiave di ripristino di BitLocker.

2024-10-04

Come individuare i file aperti di recente su Windows 10 ed 11

L'apertura di un documento Word, Excel, di un file di testo, di un'immagine o di un file multimediale viene automaticamente registrata da Windows.

Windows 10 ed 11 offrono varie possibilità per consultare liste di file recentemente aperti.

La finalità principale è quella di permettere il rapido accesso ai documenti ritenuti più utili (principio di località temporale).

È importante considerare che, in virtù di detta finalità, tutte le possibilità di seguito descritte possono essere disabilitate e che l'utente può in ogni momento cancellare in parte/totalmente le liste di file.

File Explorer (Windows 10 / 11)

Si può accedere rapidamente al File Explorer con la combinazione di tasti `🪟 Win + E`.

Quindi selezionare la voce `Home` / `Quick access` in alto nella colonna di sinistra ed aprire la voce `Più recenti` / `Recent files` nella colonna centrale.


Taskbar di Windows 11

Questa opzione permette di vedere la lista dei file aperti recentemente con una specifica applicazione.

 

È sufficiente cliccare col tasto destro del mouse sopra l'icona dell'applicazione aperta (nell'esempio MS Excel).

Lista delle cartelle recentemente aperte

Ecco i passi da seguire:

  • premere `🪟 Win + R` per aprire la scheda di esecuzione comandi;
  • digitare `shell:recent` (senza virgolette) e premere il tasto `Invio`.



La stessa lista è contenuta nella cartella `C:\Users\<username>\AppData\Roaming\Microsoft\Windows\Recent`.

Menù `Start` di Windows 11

Aprire il menù `Start` (col mouse o col tasto Windows `🪟`).

 

Nella sezione `Elementi consigliati` (`Recommended`) cliccare sul tasto `Altro` (`More >`).

In questo modo si visualizzerà una lista di file utilizzati recentemente.

2024-09-10

Backup, backup, backup

Hai fiducia nei tuoi backup?

Non si riconosce mai la giusta importanza alle copie di sicurezza (backup). I backup sono essenziali per ridurre i danni dovuti ai guasti hardware e mitigano gli effetti degli attacchi hacker (fra i quali annoveriamo anche i software ransomware).

Sebbene siano disponibili molte soluzioni, predisporre una efficace e completa strategia di backup costituisce tuttora un'interessante sfida.

Perché i backup falliscono

I backup possono risultare inefficaci per varie ragioni, spesso dipendenti da cause finanziarie. Molte aziende, per ridurre i costi informatici, non eseguono copie di tutti i file essenziali o non lo fanno con la corretta frequenza. Anche organizzazioni che hanno predisposto sistemi di backup avanzati possono fallire nel verificarne il corretto funzionamento trovandosi in difficoltà quando si presenta l'esigenza del ripristino.

Un errore comune è quello di immagazzinare i backup su drive di rete: questi sono bersagli primari per i ransomware, al pari dei drive locali.

Anche il fattore umano (per esempio la cancellazione accidentale o volontaria) contribuisce al possibile fallimento dei backup.

Non sono da sottovalutare neanche i disastri naturali e gli incidenti in azienda o nei datacenter, specie se ubicati all'estero, che possono impedire l'accesso fisico/virtuale ai backup.

Di quante copie ho bisogno

Sotto questo aspetto è saggio essere un po' paranoidi. Negli ultimi dieci anni il bilancio fra costo e protezione si è sostanzialmente modificato, questo sia per la disponibilità di spazio in cloud a basso costo sia per l'ampia scelta di soluzioni su misura.

I backup devono essere pianificati con una frequenza sufficiente a garantire la possibilità di ripristinare le più recenti versioni dei file vitali per l'azienda.

A questo fine si utilizzano spesso due indicatori chiave: il Recovery Point Objective (RPO) ed il Recovery Time Objective (RTO).

L'RPO indica il massimo tempo che deve intercorrere tra la generazione di un'informazione e la sua messa in sicurezza e, conseguentemente, fornisce la misura della massima quantità di dati che il sistema potrebbe perdere a causa di guasto improvviso.

La frequenza dei backup viene impostata in base a questo indicatore.

L'RTO è il tempo necessario per il pieno recupero dell'operatività di sistema / processo.

RTO e RPO sono parametri specifici dell'azienda e dipendono dal tipo di dati, dalla loro importanza, dai costi di ripristino...

Spesso, alla crescita di un'azienda e della sua infrastruttura IT, non corrisponde un adeguamento delle regole e dei compiti legati ai backup. Questa negligenza comporta il rischio di perdita di dati o di prolungati downtime.

Non archiviare solo i dati

La costante minaccia dei ransomware comporta la necessità di ripristinare interi sistemi nello stato che precedeva la loro infezione.

I ransomware possono paralizzare svariati servizi critici: email, stampa, sistemi CAD, terminali di pagamento...

Per contrastare questo rischio è necessario effettuare copie (immagini) dell'intero sistema. I backup incrementali permettono il salvataggio della sola ultima versione di sistema, risultando così efficienti e, nel contempo, efficaci.

Una strategia a più livelli

Per migliorare la protezione e l'affidabilità, è richiesta l'adozione di una strategia di backup a più livelli.

Si parte da un'attenta valutazione dell'infrastruttura aziendale al fine di identificare dati, sistemi e file. Questo processo comporta anche la necessità di individuare le dipendenze fra sistemi informatici.

Il passo successivo consiste nel definire RTO e RPO.

Si possono quindi determinare i requisiti hardware: sistemi di storage, server, tape ed altri componenti/infrastrutture.

Regola 3-2-1

Fondamentale per ridurre il fenomeno del singolo punto di fallimento è la regola 3-2-1. La regola è semplice: bisogna mantenere almeno 3 copie dei dati, mantenendone 2 su media differenti ed averne a disposizione 1 offline.

Ulteriori miglioramenti richiedono:

  • verifica regolare dei backup. È cruciale assicurarsi che il sistema stia funzionando come previsto e controllare che le copia siano integre e ripristinabili;
  • segmentare la rete ed adottare air gap. Gli air gap contribuiscono a proteggere l'integrità dei dati e limitano il rischio di attacchi via rete;
  • cifrare le copie. In questo modo anche accessi non autorizzati non comprometteranno la sicurezza;
  • formazione del personale. Questo punto, come sempre, è vitale quanto sottovalutato.


Estratto da The Dangers of Digitalization, and the Importance of Data Backup (Alex Vakulov, CACM 505/2024 VOL. 67)

2024-07-13

Installazione e attivazione di un host di sessione RDS senza un broker di connessione (gruppo di lavoro) - Windows Server 2022

Riepilogo: Questa è una guida dettagliata alla configurazione di un computer gruppo di lavoro Windows Server 2022 come host sessione di Servizi Desktop remoto senza il ruolo di gestore connessione

Microsoft Windows Server 2022 Remote Desktop Services CAL

Servizi Desktop remoto consente agli utenti di accedere ad applicazioni, desktop e dati ospitati su server remoti. Gli utenti possono connettersi da una varietà di dispositivi a un ambiente centralizzato che offre loro un'esperienza coerente e familiare, indipendentemente dalla loro posizione fisica.

Di seguito sono riportati i passaggi necessari per implementare un'infrastruttura RDS di base in cui tutti i ruoli essenziali sono installati su un singolo server Workgroup.

  1. In Server Manager, cliccare su Gestisci, quindi su Aggiungi ruoli e funzionalità.
  2. Cliccare su Next per saltare la schermata Before you Begin.
  3. Selezionare Role-based o Feature-based installation e cliccare su Next.
  4. Nella schermata Select destination server, selezionare il nome host locale come server di destinazione.
  5. Nella pagina Seleziona ruoli server, selezionare Servizi Desktop remoto e cliccare su Avanti.
  6. Fare nuovamente clic su Next per saltare la schermata di selezione delle funzionalità e di nuovo per saltare la schermata RDS Overview.
  7. Nella schermata Seleziona servizi ruolo, selezionare il ruolo Licenze Desktop remoto e, quando richiesto, aggiungere le funzioni richieste.
  8. Inoltre, cliccare sul ruolo Host sessione Desktop remoto e cliccare ancora una volta per aggiungere le funzioni richieste.
  9. Cliccare su Next e, nella schermata Confirmation, cliccare su Install.
  10. Attendere il completamento dell'installazione. Al termine, cliccare su Close per uscire dalla procedura guidata e riavviare il computer.

Configurazione delle licenze RDS

  1. Aprire l'Editor Criteri di gruppo locali eseguendo `gpedit.msc`.
  2. Espandere Configurazione computer > Modelli amministrativi > Componenti di Windows > Servizi Desktop remoto >> Licenze host sessione Desktop remoto.
  3. Cliccare due volte su "Use the specified Remote Desktop license servers".
  4. Cliccare sul pulsante di razione "Enabled", quindi immettere il nome del computer o l'indirizzo IP del local host.
  5. Al termine, cliccare su OK.
  6. Sempre nell'Editor Criteri di gruppo, fai doppio clic su "Imposta la modalità di licenza Desktop remoto".
  7. Cliccare sul pulsante di ration "Enabled" e assicurarsi che la modalità di licenza sia impostata su "Per Device". Cliccare su OK.

Esaminare le modifiche alle licenze

  1. In Server Manager, cliccare su Strumenti, Servizi Desktop remoto e quindi su Diagnosticatore licenze Desktop remoto (`lsdiag.msc`).
  2. Nella MMC Remote Desktop Licensing Diagnoser si noti che:
    1. il server per il deployment è elencato (ma non attivato);
    2. la modalità di licenza è configurata (Per dispositivo);
    3. non ci sono licenze installate.

Attivazione del License Server e installazione delle licenze CAL (Client Access License) di Servizi Desktop remoto

  1. In Server Manager cliccare nuovamente su Strumenti, Servizi Desktop remoto e quindi su Gestione licenze Desktop remoto (`licmgr.exe`).
  2. Cliccare con il pulsante destro del mouse sul License Server e scegliere Properties.
  3. Annotare la configurazione per il "Metodo di connessione".
    La connessione automatica è il metodo predefinito e consigliato. Come illustrato nella descrizione, il server licenze richiede la connettività Internet per raggiungere i server Microsoft Clearinghouse al fine di completare l'attivazione.
    Gli altri due metodi (Browser Web e Telefono) vengono utilizzati quando non c'è connettività internet direttamente dal server che deve essere attivato e permettono di completare l'attivazione rispettivamente tramite un browser web da un sistema diverso o tramite telefono.
  4. Per questa guida, lasciamo l'impostazione predefinita di "Connessione automatica". Fare clic su Cancel.
  5. Cliccare di nuovo con il pulsante destro del mouse sul License Server e cliccare su Activate Server.
  6. Nella procedura guidata, cliccare su Next nella schermata di benvenuto.
  7. Lasciare l'impostazione predefinita per il metodo di connessione e fare clic su Avanti.
  8. Immettere le informazioni richieste e cliccare su Next.
  9. Inserire le informazioni facoltative e cliccare su Next.
  10. Nella schermata della procedura guidata di completamento, notare un messaggio che indica che il server è stato attivato correttamente.
  11. Cliccare per deselezionare la casella di controllo Start Install Licenses Wizard now, quindi cliccare su Finish.

Tornando a RD Licensing Manager, il segno di spunta verde indica che il server licenze è ora attivato.

Installazione delle licenze

  1. Tornare a Gestione licenze Desktop remoto, cliccare con il pulsante destro del mouse sul server e scegliere Installa licenze.
  2. Nella schermata di benvenuto cliccare su Avanti.
  3. Assicurarsi che sia selezionato il programma di licenza corretto. Come illustrato nella descrizione, questo programma di licenza fa riferimento al metodo tramite il quale sono state acquistate le licenze CAL di Servizi Desktop remoto. Queste informazioni a volte sono digitali e disponibili via e-mail alla persona che ha effettuato l'acquisto o tramite un sito web, ma possono anche essere contenute in documentazione fisica sotto forma di codici Product Key.
  4. Fare clic su Avanti e immettere le informazioni pertinenti.
  5. Fare clic su Add (Aggiungi). È possibile rivedere lo stato e il tipo di licenze CAL per Servizi Desktop remoto e quindi cliccare su Avanti.
  6. Nella procedura guidata Completing the install licenses, cliccare su Finish.

Le licenze appena installate sono ora visibili in Gestione licenze Desktop remoto.

Verifica dello stato delle licenze di distribuzione di Servizi Desktop remoto

  1. Tornare a Diagnosticatore licenze Desktop remoto, fare clic su Aggiorna e notare che non viene più visualizzato alcun avviso e che tutte le informazioni sulla distribuzione vengono visualizzate correttamente.

Il deployment è ora pronto per essere messo in produzione.

I passaggi successivi sono la creazione degli account utente, l'aggiunta al gruppo integrato Utenti Desktop remoto, la configurazione dei criteri di gruppo e l'installazione delle applicazioni a cui gli utenti accederebbero quando si connettono all'host della sessione RDS.

2024-06-26

Configurazione definizione pulsanti in ordine



Thunderbird: nessun programma di posta elettronica associato per eseguire l'azione richiesta.


Nessun programma di posta elettronica associato per eseguire l'azione richiesta. Installare un programma di posta elettronica oppure, se il programma è già installato, creare una associazione in Programmi Predefiniti nel Pannello di controllo.

Qui supponiamo che l'utente si sia già assicurato che Thunderbird risulti come applicazione di posta predefinita, che l'installazione sia avvenuta correttamente e che il sistema operativo non abbia "gravi problemi interni".

In questo caso bisogna tener conto che Windows 10/11 spesso non settano correttamente alcune voci di registro relative alle associazioni MAPI obbligando l'utente ad un intervento diretto.

A questo proposito, un tentativo che vale la pena di effettuare, è quello di creare un file .reg (basta un qualsiasi editor di testo) in cui inserire queste voci:


Windows Registry Editor Version 5.00
[HKEY_CURRENT_USER\SOFTWARE\Clients\Mail] @="Mozilla Thunderbird"
[HKEY_LOCAL_MACHINE\SOFTWARE\Clients\Mail] @="Mozilla Thunderbird"

(l'esecuzione del file creato richiede i privilegi di amministratore)

2024-01-23

UDI registrazione in Vendita e in Ricarico Ordine

Come attivare e disattivare SMB1 in Windows 10/11/Server

Ci sono ancora parecchi scanner, NAS e dispositivi vari che necessitano del supporto SMBv1 per funzionare correttamente.

Premesso che bisogna sempre valutare attentamente i rischi di sicurezza connessi con l'attivazione di protocolli obsoleti, si possono comunque presentare situazioni, specie in ambiente domestico, nelle quali non ci sono alternative.

Windows Server

  • nel dashboard di Server Manager selezionare Aggiungi ruoli e funzionalità;
  • selezionare la casella di controllo SMB 1.0/CIFS File Sharing Support (Supporto condivisione file SMB 1.0/CIFS) e selezionare Avanti.

 

Windows 10/11

  • nel Pannello di controllo selezionare Programmi e funzionalità e quindi Attiva o disattiva le funzionalità di Windows per aprire la casella Funzionalità di Windows;
  • scorrere verso il basso l'elenco, selezionare la casella di controllo SMB 1.0/CIFS File Sharing Support (Supporto condivisione file CIFS) e selezionare OK.

Dopo che Windows applica la modifica, nella pagina di conferma selezionare Riavvia ora.

Procedura unificata via Powershell

Oltre a fornire una procedura unificata, non è necessario riavviare il computer dopo aver eseguito il cmdlet Set-SMBServerConfiguration.

Per abilitare:

Set-SmbServerConfiguration -EnableSMB1Protocol 1

Per verificare lo stato di attivazione :

Get-SmbServerConfiguration | Select EnableSMB1Protocol